giovedì 23 maggio 2013

IL PROFESSORE DI MUSICA (Corrierino)


Questa non è una delle migliori sceneggiature di Savini, ma ricordo che eravamo davvero tutti sotto "pressione", dovendo sfornare storie a ritmi serrati.







(Corrierino n° 44/1993, 29 ottobre © RCS)

sabato 18 maggio 2013

SFORTUNA SFORTUNATA (Corrierino)

Questa volta in copertina...









(Corrierino n° 42/1993, 15 ottobre © RCS)
Per le origini, QUI.

STAR DANCE N°4






Star Dance n° 4, marzo 1993 (Walt Disney)
                                                          



STAR DANCE N°3, esercizi alla sbarra

Nel secondo numero di Star Dance il tratto cominciava a divenire più sicuro...  certo, oggi riuscirei a disegnarla molto meglio! 
Questa è probabilmente la prima comparsa di Brigitta, la migliore amica di Carlotta.
Come sempre, cliccate sulle immagini per ingrandire.






Star Dance n° 3, febbraio 1993 (Walt Disney)
                                                          (Chi è Carlotta...?)

RITORNO A SCUOLA! (Corrierino)

Alterniamo un po' di danza e un po' di scuola, con quest'altro cimelio!








(Corrierino n° 38/1993, 17 settembre, storia di presentazione © RCS).
Per le origini, QUI.

STAR DANCE N°2







Star Dance n° 2, gennaio 1993 (Walt Disney)
(Chi è Carlotta...?)


CARLOTTA PRIMO REVIVAL

...Ovvero, per cominciare, la sua prima (dis)avventura sportiva, dato che avete già visto il primo strip nel precedente post.

Anziché proporvi la scansione delle pagine, ve lo riscrivo direttamente qui eliminando l'originale fondo colorato del layout di stampa, decisamente troppo invadente.

Si parla ancora di lire anziché di euro, e il tratto deve prendere sicurezza, ma già traspare il carattere di Carlotta.

Ecco dunque, tratto dal primo numero di Star Dance, edito da Walt Disney nel dicembre 1992, il racconto:

testo di Alberto Savini


Ero sulla cima di quella montagna così spaventosamente alta. 
Che strano! Vista dal basso, prima di prendere la seggiovia, non mi era sembrata molto ripida. Ora invece, affacciata all’orlo della pista, mi tremavano le ginocchia per la fifa, con un ritmo che avrebbe fatto invidia ad un suonatore professionista di nacchere. 
Tlacchete tlacchete tlack! Olé! 



Mi ero cacciata in quella spiacevole situazione dopo aver visto in televisione una gara di sci particolarmente entusiasmante. Dalla comoda poltrona del salotto, sciare sembrava facilissimo… insomma, quel sabato mi era proprio venuta la voglia di provarci. Avevo telefonato a un club sciistico della mia città, prenotando un posto sul pullman per l’indomani, domenica. 
Partenza alle quattro e mezza! 

- Intende alle sedici e trenta… del pomeriggio, vero? – avevo tentato speranzosa. 
- No, signora, alle quattro e mezza… di mattina! – aveva risposto la voce, implacabile. 
- Cominciamo bene! – pensai con un sospiro rassegnato di pigrizia. 



Trovare l’abbigliamento adatto, invece, non era stato facilissimo. Un negozio del centro mi aveva sparato la cifra di un milione e rotti ( ...euro 516,46) per tuta da sci, scarpone in tinta, guanti in goretex e occhiali a specchio. 
Però, cavolo, la fascetta ferma capelli era in omaggio. 



Non avevano voluto accettare un pagamento rateale di cinquantamila lire l’anno ed ero tornata a casa a mani vuote. Ma ormai ero decisa: sarei andata a sciare ad ogni costo. 
Quel sabato, dopo ore di ricerche forsennate per tutta la casa, avevo messo insieme un equipaggiamento passabile. 
Come tuta avrei usato quella, enorme, con la quale lavorava il nonno Pino (il meccanico) prima di mettersi in pensione. 



Sotto di essa c’era lo spazio per otto calzamaglie ascellari, tre paia di calzettoni e cinque maglioni di lana. 
Un vecchio paio di guanti da sera di mia madre, lunghi fino al gomito, e un secondo paio da piatti (quelli arancioni in gomma per intenderci), avrebbero evitato il congelamento delle mie ditina delicate. Infine, invece della fascetta ferma capelli (quella in omaggio), avrei usato la papalina da notte di mia nonna Brigida. Sci e scarponi li avrei affittati in loco. 



Il viaggio in pullman fu tragico, soprattutto perché dovetti sorbirmi tre ore di stonatissimi canti alpini fin dalle quattro e quaranta del mattino. Finalmente, dopo altre sei ore di coda alla seggiovia, ero lì, sul cocuzzolo di quella stupenda montagna innevata. 



Gli sci che avevo affittato brillavano sotto il sole. 
Il primo fascicolo dell’enciclopedia della perfetta sciatrice che avevo trovato in un vecchio baule di mia nonna Brigida (insieme alla papalina) mi rivelò che per curvare a destra avrei dovuto buttare il peso sulla gamba sinistra. 



La pagina che spiegava come curvare a sinistra era stata divorata dalle tarme. 

-Pazienza! – sospirai – Me la caverò ugualmente! – 

E partii. Fu bellissimo. 
Non esistono parole per esprimere le meravigliose sensazioni che provai scivolando su quella neve bianca e soffice. 
E non ne esistono neppure (di garbate) per esprimere ciò che pensai quando mi accorsi che non sapevo come frenare. 
Sull’enciclopedia della perfetta sciatrice promettevano che ne avrebbero trattato sul fascicolo della settimana successiva. Peccato che mia nonna non avesse completato la raccolta. 



Cinque ore più tardi, quando ormai stavano calando le prime ombre della sera, il pullman, sulla cui fiancata mi ero “spatasciata”, arrivò al Brennero. Da lì, per la modica somma di cinquecentomila lire, un pietoso taxista mi ricondusse a casa. 



Da allora non ho più seguito le gare di sci alla televisione. Ho scoperto di preferire sport più… tranquilli, tipo il wrestling o il pugilato per intenderci. Certo, oggi come oggi proverei lo sci nautico (che dicono sia totalmente differente), ma solo a una condizione: che il lago non sia troppo in discesa! 

Carlotta


Alla prossima, con le strisce del numero 2 di Star Dance!









BENTORNATA CARLOTTA!


Lo scorso novembre mi giunse una simpatica e-mail da un ragazzo che mi chiedeva, essendo incappato per caso nel mio nome sul web, se fossi proprio io l'autrice di Carlotta, personaggio a fumetti del "Corrierino" in una serie di numeri fra il 1993 e il 1994. Allora Andrea (è il nome del mio gentilissimo fan) era naturalmente un bambino, ma ricorda di essersi affezionato a questa bidimensionale, pestifera ragazzina dai capelli rossi e crespi. Mi chiedeva informazioni su come fosse nato il personaggio, e da quello scambio di e-mail mi è venuta l'idea di presentare Carlotta anche a voi.


Carlotta nacque nel 1991, una semplice striscia di 4 vignette che ritraeva una bambina maldestra impegnata, con alcune compagne, in una lezione di danza classica. Il tratto stesso un po' impacciato, questa è la sua prima comparsa sulla carta (credo che per leggere meglio possiate cliccare sull'immagine):



L'anno successivo, il 1992, Walt Disney inaugurò il mensile Star Dance, pensato proprio per le ragazzine appassionate di danza. La rivista conteneva varie rubriche, interviste a stelle della danza classica e moderna, giochi a tema, un fotoromanzo (Michi & Vale, due amiche a scuola di danza)... quale migliore ambiente per l'aspirante danzatrice Carlotta? 
A partire dal primo numero, uscito a dicembre 1992, Carlotta divenne la mascotte del giornalino. Qui sotto il suo... debutto in società sul frontespizio:




La sua presenza fra le pagine di Star Dance consisteva, per ciascun numero,  in tre strisce a fumetti di mia ideazione (fu mantenuta la stessa impostazione di 4 vignette nata casualmente l'anno precedente) e in un racconto illustrato di tre pagine a firma di Alberto Savini, sul tema "Carlotta e lo sport": ogni mese Carlotta tentava di avvicinarsi ad una nuova specialità sportiva, ovviamente sempre con esiti al limite del disastroso.



Procedendo la pubblicazione, a fianco di Carlotta andavano delineandosi in modo sempre più caratterizzato le figure di alcune sue compagne di avventura. Prima fra tutte Brigitta, sveglia ragazzina dalla pelle scura, in futuro migliore amica di Carlotta. Alberto Savini intanto prendeva sempre più confidenza con il personaggio, scrivendo su misura per lei spassosissime avventure e affinandone il carattere.
Carlotta era sì maldestra, ma anche molto intelligente, vivace e piena di fantasia e risorse nelle situazioni più imprevedibili.


A luglio del 1993 mi venne chiesta una prova da Rizzoli per il Corrierino



Carlotta avrebbe lasciato il corso di danza e le sue sventurate pratiche sportive approdando al settimanale dei piccoli di Corsera sotto una nuova veste: ancora grazie alle vivaci sceneggiature di Savini, dal 17 settembre 1993 la ragazzina iniziò a frequentare la mitica "II A" insieme a Brigitta e ad altri comicissimi compagni di scuola media.

Nella prima storia pubblicata sul Corrierino, "Ritorno a scuola", i nuovi amici di Carlotta sono presentati uno ad uno: il timido Arturo, appassionato di cinema; naturalmente Brigitta, compagna di banco della protagonista e con il pallino dell'investigazione; Francesca detta Franz, ragazzina dai modi "militari"; GeiAr, paffuto figlio di mamma fanatica di soap-opera; Iolanda la sportivissima; Osvaldomaria, viziatissimo rampollo di nobili origini; Peppino, il "tiramisu" della compagnia; Susy, la bellissima del gruppo, e infine il fascino misterioso di Zaccaria... che porta jella appena apre bocca!
Provate a riconoscerli tutti in questo bozzetto per un banner augurale:




Le vicende scolastiche della II A avevano come compagni di rivista Tom e Jerry, Gatto Silvestro, la Pimpa, Noi Mostri, il cane Gino, James Bond jr, e molti altri che i bambini dell'epoca ricorderanno.

Nelle prossime settimane vi pubblicherò qui, in ordine più o meno cronologico, le ormai introvabili storie di Carlotta, partendo proprio dagli esordi di Star Dance.
Dunque a prestissimo!